Sviluppo e crescita nel settore agroalimentare: dalle novità della legge di stabilità 2015 agli interventi programmati nel piano di investimenti 2015-2017
Come da comunicato reso noto nei giorni scorsi dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nella bozza della legge di stabilità 2015 sono state previste diverse misure volte a favorire nel settore agroalimentare lo sviluppo, l’occupazione e la semplificazione.
Le novità contenute nel disegno di legge di stabilità 2015 che interessano il settore agroalimentare sono le seguenti:
Rifinanziamento Fondo di solidarietà nazionale
Rifinanziato il Fondo di solidarietà nazionale per il 2015. Il Fondo è stato istituito al fine di promuovere principalmente interventi di prevenzione per far fronte ai danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle strutture aziendali agricole, agli impianti produttivi ed alle infrastrutture agricole, nelle zone colpite da calamità naturali o eventi eccezionali.
Nuove risorse per mutui a tasso zero per giovani imprenditori agricoli
Stanziati 30 milioni di euro per il periodo 2015/2017, con una dotazione di 10 milioni annui, per il finanziamento delle azioni di sostegno all’imprenditoria giovanile in agricoltura. In particolare, le risorse serviranno all’attuazione della misura, contenuta nel pacchetto Campolibero della legge competitività, che prevede mutui a tasso zero per le imprese agricole condotte da giovani. L’obiettivo è quello di favorire il ricambio generazionale nel settore primario attraverso strumenti mirati, in particolare facilitando l’accesso al credito per gli under 40.
30 milioni di euro per il rafforzamento delle filiere
Destinati 30 milioni di euro per il triennio 2015/2017 per i contratti di filiera e di distretto, che sono strumenti di programmazione negoziata gestiti dal Ministero delle politiche agricole. L’obiettivo è quello rafforzare le politiche di filiera del sistema agricolo e agroalimentare e rendere più competitivi i distretti agroalimentari attraverso la realizzazione di programmi di investimento, in coerenza con gli orientamenti dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato in agricoltura. I 10 milioni di euro annui previsti saranno utilizzati al fine di affiancare ai finanziamenti agevolati, previsti dalla legge n. 289/2002, ulteriori incentivi in conto capitale per la realizzazione di nuovi investimenti produttivi nella filiera agroalimentare.
CRA/INEA
Al fine di riorganizzare e rilanciare il settore della ricerca e della sperimentazione agroalimentare e di sostenere gli spin-off tecnologici, l’Istituto nazionale di economia agraria (INEA) e il Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), saranno unificati nell’Agenzia unica per la ricerca, la sperimentazione in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
Spending review
Prevista la razionalizzazione della spesa interna al Miaaf, realizzata senza intaccare servizi alle imprese e senza eliminare le agevolazioni di settore importanti per la tenuta del comparto.
E’ seguita, sempre nei giorni scorsi, la presentazione da parte del Ministro Maurizio Martina del piano di investimenti per il settore agricolo e agroalimentare per il triennio 2015-2017 che dovrebbe valere oltre 2 miliardi di euro.
Obiettivi del piano di investimenti sono: potenziare la produttività, aumentare la capacità produttiva, favorire l’internazionalizzazione, accrescere la competitività, far nascere start-up e creare nuova occupazione.
Il piano, che coinvolge due enti controllati dal Mipaaf, Ismea e Isa, intende sfruttare la leva pubblica come moltiplicatore di quella privata. L’iniziativa imprenditoriale è sempre nelle mani delle aziende che scelgono dove e come investire; lo Stato dovrà intervenire solo a titolo di garanzia o di supporto.
Sono otto gli strumenti pianificati per promuovere i nuovi investimenti al fine di rilanciare il settore agricolo e agroalimentare, anche in campo internazionale, sostenendo le imprese che vi operano:
Contratti di filiera
Rivolto alle piccole e medie imprese, le coopertative agricole, le O.P., i consorzi di tutela e le grandi aziende che hanno quote partecipate del capitale di una società agricola, interviene attraverso un finanziamento pubblico agevolato fino a 15 anni. Questo strumento prevede nuovi investimenti per 264 milioni di euro.
Contratti di distretto/filiera
Rivolto anche alle reti di impresa, si basa sul finanziamento pubblico agevolato da 6 a 15 anni e su un contributo in conto capitale pari al 25% dell’investimento. Si prevede che possa generare nuovi investimenti per 384 milioni di euro.
Equity a condizione di mercato
Interventi finalizzati al sostegno di progetti di sviluppo industriale o commerciale e di internazionalizzazione. Prevede assunzione di quote di capitale e finanziamenti a medio-lungo termine. Può generare nuovi investimenti per 308 milioni di euro.
Fondo di garanzia a prima richiesta
Copre fino al 70% (80% nel caso di un giovane imprenditore) dell’importo finanziato dalle banche entro 1 milione di euro di garanzia. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 510 milioni di euro.
Fondo di credito
Le banche erogano mutui finanziando il 70% dell’investimento, per metà utilizzando provvista raccolta dai mercati e per l’altra metà utilizzando la provvista agevolata del Fondo credito Ismea. Con questo strumento si hanno nuovi investimenti per 411 milioni di euro.
Start-up
Acquisto di aziende agricole da parte di giovani neo-agricoltori. Prevede un contributo fino a 40.000 euro per l’abbattimento dei tassi si interesse sul leasing. Sono ipotizzabili nuovi investimenti per 183 milioni di euro.
Subentro e imprenditoria giovanile
Interventi per favorire il ricambio generazionale. Prevede per gli agricoltori under 40 mutui per investimenti di miglioramento. Può generare nuovi investimenti per 100 milioni di euro.
Fondo investimenti
Destinato a supportare i programmi di investimento di piccole e medie imprese. Interviene attraverso l’acquisizione di quote di partecipazione minoritarie di fondi di investimento privati. Prevede nuovi investimenti per 41 milioni di euro.